Titolo fra i più popolari di Rossini e mai rappresentata a Pesaro sino al 1998, ha visto Luca Ronconi cimentarsi nella regia di un’opera giocosa in cui i piani della favola e della realtà, con una contrapposizione continua tra tradizione e modernità, si alternano e si intersecano nella suggestiva scenografia di Margherita Palli, con i costumi di Carlo Diappi.
Quello che manca volutamente in questa lettura registica sono le soste moralistiche; la vicenda scaturisce da una serie meccanica di accadimenti scorrendo veloce con un accumulo di beffe, inganni e colpi di scena. Lo spettacolo alterna e interseca i piani della favola e della realtà, in una contrapposizione continua tra tradizione e modernità. Il grandioso allestimento presenta cambi di scena totali, tutto a vista, con un effetto davvero spettacolare.